I nove consigli di Rodari per insegnare ai ragazzi
a odiare la lettura
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"Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo" affermò il grande scrittore e pedagogista Gianni Rodari.
Ma oltre a spiegare quanto le letture siano importanti per i bambini, lo stesso autore, mettendosi dalla parte dei genitori, scrisse proprio per loro un articolo (sul "Giornale dei genitori") dal titolo "Nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura". Un vademecum che ha ormai quasi 50 anni ma che continua comunque a risultare prezioso e attuale.
Vediamo allora, punto per punto (andando a leggere insieme alle "regole" di Rodari, parte delle sue motivazioni), come insegnare ai ragazzi aodiarela lettura,
Discostandosi dal filone alla Simenon, quello del giallo fine a se stesso, ha preferito sporcare la propria narrazione per raccontare la realtà nella sua forma più cruda e spietata, passando da una letteratura di semplice intrattenimento a una che non si vergognava di gridare la propria rabbia e disperazione nel tentativo di risvegliare la coscienza del lettore.
"Tre personaggi in cerca dell'assassino del proprio autore. Detto così è un po' pirandelliano. Il commissario De Luca e gli ispettori Coliandro e Grazia Negro si trovano a dare la caccia all'omicida di Carlo Lucarelli, l'uomo che raccontandoli li ha creati. E' un susseguirsi di vicende e personaggi, di colpi di scena che si intersecano in una storia sempre più coinvolgente. Poliziotti e giornalisti, trame oscure e depistaggi, tutto si intreccia dietro l'omicidio di Carlo Lucarelli nel giorno del suo 50° compleanno. Se fosse un libro sarebbe «Misteri d'Italia» di Carlo Lucarelli, se fosse una inchiesta televisiva sarebbe «Blu Notte» di Carlo Lucarelli, se fosse un fumetto sarebbe «Cornelio» ideato da Carlo Lucarelli, se fosse un film sarebbe «L'isola dell'Angelo caduto» di Carlo Lucarelli. Sempre lui, viene quasi voglia di ucciderlo... "