Discostandosi dal filone alla Simenon, quello del giallo fine a se stesso, ha preferito sporcare la propria narrazione per raccontare la realtà nella sua forma più cruda e spietata, passando da una letteratura di semplice intrattenimento a una che non si vergognava di gridare la propria rabbia e disperazione nel tentativo di risvegliare la coscienza del lettore.
"Tre personaggi in cerca dell'assassino del proprio autore. Detto così è un po' pirandelliano. Il commissario De Luca e gli ispettori Coliandro e Grazia Negro si trovano a dare la caccia all'omicida di Carlo Lucarelli, l'uomo che raccontandoli li ha creati. E' un susseguirsi di vicende e personaggi, di colpi di scena che si intersecano in una storia sempre più coinvolgente. Poliziotti e giornalisti, trame oscure e depistaggi, tutto si intreccia dietro l'omicidio di Carlo Lucarelli nel giorno del suo 50° compleanno. Se fosse un libro sarebbe «Misteri d'Italia» di Carlo Lucarelli, se fosse una inchiesta televisiva sarebbe «Blu Notte» di Carlo Lucarelli, se fosse un fumetto sarebbe «Cornelio» ideato da Carlo Lucarelli, se fosse un film sarebbe «L'isola dell'Angelo caduto» di Carlo Lucarelli. Sempre lui, viene quasi voglia di ucciderlo... "
Una volta tanto eccoci qua a NON consigliarvi un concorso letterario. Buffo, no? Potremmo limitarci a farlo passare sotto silenzio, ma certe cose a volte vanno raccontate. Storie incredibili. Dopo Il Festival dell'Inedito naufragato in un mare di critiche e dileggi è la volta del Concorso "Il libro nel cassetto" bandito da Edizioni Moderna, e fin qui ci può stare, ma con il patrocinio del Comune di Ravenna. Di seguito, come in un gioco di enigmistica riportiamo il bando. Leggetelo e individuate i punti assurdi. Dopo di che, potete cliccare sopra "Soluzioni", per confrontare la vostra perspicacia ed esperienza con la nostra. Buon divetimento. E occhi aperti.
A leggere certe classifiche dei libri più venduti e soprattutto a sentire i commenti della gente, sempre più spesso ho la terribile impressione di ritrovarmi intrappolato, senza via di scampo, in una tragica favoletta. Avete presente I vestiti nuovi dell'imperatore? Dei sarti furbacchioni rifilano al vanesio imperatore vestiti di stoffa così speciale e raffinata, a loro dire, che solo le persone intelligenti e di buon gusto sono in grado di vedere. Così quando l'imperatore sfila nudo per la città , tutti fanno a gara a decantare quanto sono meravigliosi ed eleganti i suoi vestiti nuovi. Sarà la voce libera e innocente di un bambino, a ristabilire la verità .
Per certi libri sembra valere lo stesso identico, perverso meccanismo. A dire che non ti sono piaciuti, rischi di fare la figura dell'insensibile o dell'ignorante. A dire che sono bellissimi, entri a far parte del mucchio, avvolto e protetto da un confortante conformismo (sub) culturale che ti pone nella media.
Bene, io alla Fantozzi non ci sto, rifiuto l'omologazione, la piaggeria. E vi spiego le ragioni per cui alcuni libri tanto osannati da pubblico e critica non mi sono affatto piaciuti.